La mia vita e lo shiatsu

Fu a inizio inverno del ’98 che dopo l’ennesima lite con mio marito, che se ne andò sbattendo la porta, lessi per la prima volta, quel volantino che da giorni girava per casa.

Diceva: “Corso di Shiatsu”; Presi il telefono e chiamai chiedendo: “Cose’è lo Shiatsu?”  L’interlocutore mi rispose: “ Lo Shiatsu è qualcosa che ti fa cambiare dentro e ti fa stare bene”. Non chiesi altro, la risposta fu esauriente, era ciò di cui avevo bisogno. Vivevo ormai da tempo una situazione interiore disperata, avevo bisogno di qualcosa che mi desse la forza di cambiare, che mi aiutasse a vedere una via d’uscita

Ricordo ancora il primo incontro al quel corso di Shiatsu, arrivai e non sapevo nulla, non sapevo come si sarebbe svolto, cosa avremmo fatto. Fu una grande sorpresa scoprire lo Shiatsu.

La cosa che mi ha colpito di più era il contatto, lo scambio, la condivisione. Questo contatto fatto di pressioni con le mani sul corpo vestito mi faceva stare bene, muoveva dentro di me qualcosa di forte, rivitalizzante direi. Imparammo una sequenza che ci scambiavamo tra di noi e alla fine della giornata io mi sentivo energica, come rinata.

Al termine del corso che durò alcuni mesi, sentivo il bisogno di continuare. Così cercai una scuola che facesse dei corsi professionali e trovai accoglienza all’ “Accademia Italiana Shiatsu Do” ospite per la prima volta a Brescia nella sede del Body Mind Center. Grandioso mi dissi, posso fare il corso di Shiatsu a Brescia e non devo andare fino a Milano.

Quando iniziai il primo weekend con L’Accademia ero gravida, le mie condizioni non mi permisero di proseguire ma dopo il parto ripresi il corso e in circa 3 anni mi diplomai.

All’epoca ero impiegata presso un’azienda, il lavoro mi pesava, non lo sentivo mio, mi sembrava di sprecare tanto tempo prezioso della mia vita. In seguito alla gravidanza, sentivo una vocina dentro che mi diceva di non rientrare al lavoro, non me la sentivo, cosi mi licenziai. Due anni dopo mi separai, stavo finendo la scuola, avevo iniziato il tirocinio in un centro estetico. La separazione fu per me una liberazione, cosi come lo fu, due anni prima, licenziarmi. Ora dovevo trovare un lavoro per provvedere a me stessa e al piccolo.

Tentai con lo Shiatsu, un lavoro indipendente e senza vincoli di orario era quello che mi serviva per gestire il bambino. Continuai al centro estetico dove avevo fatto tirocinio un paio di pomeriggi alla settimana e qualcosa a casa, il bambino recepiva questa cosa molto bene, mi lasciava lavorare tranquillamente. Lui giocava con i suoi giochi e quando si stancava veniva a sdraiarsi sul tatami chiedendomi un massaggio. Due pressioni e si addormentava. Io potevo cosi proseguire il mio lavoro. Dopo un anno di pazienza il lavoro cominciò a dare i suoi frutti.

Il bimbo ora ha 11 anni è sereno, grintoso e con tanta voglia di fare e imparare cose nuove. Con lui c’è un rapporto bellissimo, aperto e confidenziale.

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